Marsala, Trapani

Marsala, Trapani

1987

Il vero pericolo era scivolare nel kitsch e le premesse c'erano tutte. L'abilità del paesaggista ha invece evitato la riproposizione delle immagini più scontate e banali costruendo uno spazio ricco di suggestioni e funzionalità.

I motivi conduttori dell'intervento sono stati l'esigenza di soddisfare le necessità legate al suo utilizzo ed il desiderio di recuperare immagini e significati della tradizione paesaggistica locale. La prima parte del problema è stata risolta trattando gli ambienti con scenografie che arricchissero e diversificassero gli spazi dilatandone le dimensioni percettive ed inserendo una serie di arredi atti a sottolineare i particolari utilizzi del giardino.

I richiami culturali si sono invece sviluppati in misurate citazioni della tradizione giardinistica arabo-mediterranea ed in particolare delle immagini dell'oasi e del paradiso terrestre: la presenza dell'acqua e la lussureggiante vegetazione che le si sviluppa attorno, la creazione di intriganti nicchie d'ombra e le geometrie dei canali di irrigazione rivelano con estrema discrezione il sottile disegno storico che sottende l'intervento e denotano la mano di un paesaggista di qualità.

II legame spirituale, ancor prima che fisico, che lega il giardino con il paesaggio è rafforzato dallo studiato uso dei materiali architettonici (pietra di Salemi, travertini di Sicilia), dell'impianto vegetale e di alcuni elementi di arredo (una grande giara e una macina).

Tutto il disegno ambientale si impernia attorno all'acqua che viene usata in maniera formale nelle cascatelle a velo ed in dimensione assolutamente naturalistica nella vasca-piscina rivestita di ciotoli che attribuiscono tonalità cromatiche ariche di fascino e di discrezione. L'edificio opera dell'architetto Tommaso Lentini, viene avviluppato dal giardino col suo arredo vegetale in cui spiccano, quali alberi di struttura, degli esemplari di chorisia speciosa, chamaerops humilis, schinus molle, cocus plumosa, dracaena draco, palme varie ed alcuni populus che richiamano la flora di ripa locale.

II paesaggio agricolo circostante è richiamato dal sapiente riuso di ulivi, melograni ed alberi di agrumi. L'arredo arbustivo e tappezzante è ancora più ricco e trae ogni vantaggio dallo speciale clima del posto inondando il giardino di colori e di profumi lungo tutto l'arco delle stagioni.

Gilberto Oneto da "Ville Giardini', giugno 1989, n° 238)

Un significativo bacino d'acqua dalle cadenze naturalistiche per forma e materiali costitutivi (scultorei massi di pietra locale, ciottoli di fiume e vegetazione acquatica di contorno) otre a costituire il fulcro compositivo dell'intero comples so planimetrico, viene apprezzato e utilizzato come vera e rigenerante vasca piscina.

L’mpiego di un avvolgente fioritura di erbacee, raccordandosi a specchio con la superficie liquida dell'invaso ne ammortisce i contorni.