
Realizzati e pensati nel tempo (16, 20 anni fa)
I giardini di Ermanno Casasco non sono allestimenti effimeri, ma opere costruite nel tempo. Progettati, piantati e avviati dieci, quindici, vent’anni fa, si mostrano oggi nella piena maturità del loro disegno. Ogni pianta, ogni linea, ogni relazione spaziale è frutto di una visione che ha saputo attendere, osservare, correggere. Qui il giardino non è spettacolo immediato, ma paesaggio in divenire. Quello che si vede oggi è il risultato di un pensiero lungo, radicato nella terra e nella pazienza. Nessuna improvvisazione, nessuna moda del momento. Solo botanica, misura, intuito.
In un’epoca dominata dall’istante, dalla spettacolarizzazione, dalla riproducibilità e dai rendering, i giardini di Casasco parlano un linguaggio opposto: quello della misura, dell’attesa, della verifica nel tempo. Non seguono le stagioni del gusto, ma quelle della natura. E proprio per questo restano attuali.




























A distanza di vent’anni, si avviano nuovi interventi in continuità con il lavoro originario: il paesaggio evolve, il lavoro continua.
Il progetto si riapre: i lavori riprendono là dove il tempo ha custodito visione e coerenza, per scrivere un nuovo capitolo nel paesaggio.












Time as a Gardener
Designed and built over time (10, 15, 20 years ago)
Ten, fifteen, even twenty years after their creation, the gardens designed by landscape architect Ermanno Casasco now speak of coherence, foresight, and lasting quality. Time has not only allowed these landscapes to grow, but has tested — and validated — a design approach rooted in contextual awareness, thoughtful plant selection, and the ability to envision the long-term evolution of each place.
His work is marked by a strong ecological sensitivity and a commitment to sustainability, aiming to create lasting environments that adapt over time and respond to the transformations of the site. Each project begins with a deep reading of the place, avoiding formal impositions and favoring solutions that respect natural rhythms, ecological relationships, and the history embedded in the landscape.