Frammenti di spazio
Silvia Robertazzi Casa e Giardino settembre 1988
Lo spazio riservato al giardino si è notevolmente ristretto, riducendosi con sempre maggior frequenza ad un piccolo frammento, più o meno irregolare, concentrato spesso nello spazio di un cortile o, nel migliore dei casi, di una terrazza. Progettare un giardino in questi ritagli di spazio, significa quindi cercare di recuperare almeno qualche elemento di riferimento col passato, qualche cosa che faccia ritornare alla memoria quel giardino d'Europa" che, una volta era considerata l'Italia. Non si può nascondere che la tradizione da noi più affermata sia quella del giardino all'italiana, con i suoi precisi studi prospettici, le rigorose simmetrie e le spesso troppo forzate geometrie.
È proprio nel recupero e nella rielaborazione di questa tradizione che il paesaggista Ermanno Casasco sta lavorando da parecchi anni e credo che il suo lavoro possa essere un valido esempio anche per risolvere il difficile problema della costruzione oderna di un giardino di piccole dimensioni. I suoi lavori infatti rappresentano la progettazione di piccoli giardini e sono stati studiati come creazione specifica, come risposta ad hoc per risolvere questo problema.
Vengono prese in esame le esigenze di apertura o chiusura di profondità il bisogno di dilatazione dello spazio, l'armonizzazione con l'ambiente cir-costante, elementi questi variabili a seconda del contesto oggettivo e della domanda soggettiva del committente singolo o della collettività.
Ciò non toglie che anche in questi frammenti di giardino agiscano criteri ben precisi in cui il giardino all'italiana può essere riproposto e ripensato in modernità. Innanzitutto, c'è la creazione di uno spazio autonomo in cui è forte il disegno del giardino c si configura come un mondo costrua to: lo studio molto preciso non vuoi reprimere la natura, ma semplice mente avvicinarla alluomo. E infatti lasciata libera nlla sua propria spontaneità: è questa una variante de giardino all'italiana che invece mani polava gli elementi della natura utilizzandoli per i propri giochi geometrici astratti. Nella progettazione di Casasco, la geometrizzazione costituisce quindi una dimensione di equilibrio e di armonia in cui anche il tempo si ferma o si dilata. L'intervento dell'uomo diventa esso stesso natura e lasciando spazio alla libera crescita delle piante si costituisce una specie di ecosistema in miniatura che riduce anche i problemi di manutenzione.
Silvia Robertazzi
(da "Casa e Giardino", settembre 1998 n° 157)