Buyukada, Istanbul

Buyukada, Istanbul

1993

Giardino a Buyukada

L’estrema riservatezza dei giardini (tutti all’interno di complessi architettonici o costruiti su tratti di costa inaccessibili e scarsamente visibli anche dal mare), la mancanza della predominante simbolica che è base, origine e disegno prevalenente di gran parte del giardini araom e la strana e affascinante commistione fra elementi islamico-mediterranei e immagini e immagini romantiche di importazione europea, emergono da un attento esame degli elementi caratterizzanti i giardini ottomani.

Soprattutto i giardini di Istanbul, erano infatti stati costruiti fra il Settecento e l'Ottocento e i regnanti e gli esponenti dell'alta nobiltà turca che li hanno creati erano fortemente influenzati dalle realizzazioni contemporanee dei paesi occidentali. Il paesaggio giardinistico di Istanbul e delle rive del Bosforo si è così caratterizzato con interventi che hanno coniugato segni tradizionali islamici, l'impegno di materiale vegetale locale e immagini naturalistiche di importazione soprattutto anglosassone. Si inserisce con perfetta coerenza in questo speciale ambito culturale questo giardino realizzato a Buyuk Ada, sull'isola dei Principi, nell'arcipelago Kizil Adalar, di fronte a Kartal, nel Mar di Mar-mara, a pochi chilometri da Istanbul.

Il complesso è stato disegnato circa diciotto anni or sono dall'architetto Piero Pinto e ideato a livello paesaggistico da Ermanno Casasco che, a onta della sua origine padana, è uno degli interpreti pù ispirati della solarità mediterranea, dei suoi contrasti cromatici e dei suoi giochi di natura e architettura, e pochi sono più esperti di lui sul  materialevegetale che cresce sulle sponde del mare e delle sue potenzialità applicative. In particolare, la descritta commistione fra simbolismi arabo-mediterranei e naturalismo anglosassone dei giardini ottomani sembra fatta su misura per la sensibilità e per i giochi di sovrapposizioni tipici di questo paesaggista. II luogo è speciale per le sue implicazioni panoramiche ma anche per le sue condizioni cromatiche: Buyuk Ada si trova sul medesimo parallelo di Napoli e ha le stesse temperature estive mentre d'inverno i venti freddi provenienti da nord creano condizioni più simili a quelle di Milano, appena mitigate dalla presenza del mare. Uno dei problemi di più difficile soluzione è così stato quello di trovare materiale vegetale in grado di sopportare sia il caldo che il freddo intenso.

Di identica natura è stato il problema della creazione di aree prative capaci di conservare le loro caratteristiche cromatiche verdi per tutte le stagioni dell'anno. Altri problemi tecnici sono stati posti dall'impianto di illuminazione, dal reperimento di materiali (terra, sabbia, piante) che hanno dovuto essere trasportati via mare dalla terraferma e dall'istruzione alle tecniche di giardinaggio di personale del tutto inesperto. Si tratta di problemi che Casasco è riuscito a risolvere brillantemente con l'entusiasmo di tutti i bravi paesaggisti, le cui capacità saltano fuori proprio quando le cose sono più difficili e quando i risultati finali vengono esaltati dalle difficoltà. A risolvere problemi facili sono capaci (quasi) tutti.

Gilberto Oneto da "Ville Giardini', aprile 1999, n° 346)