
ARCHITETTURA E INGEGNERIA estratto da "L'Ufficio tecnico 1-2 2022
2022
Immergersi nell'acqua calda che sgorga dalle viscere della terra è un rito ancestrale che porta l'essere umano in diretto contatto con la natura, a vivere esperienze ricreative e spirituali, oltre che terapeutiche: l'architettura delle terme definisce la concezione moderna di luogo di benessere e degli spazi destinati alla cura olistica, valorizzando i territori dove questi sorgono e integrandosi con l'ambiente naturale al secondo posto in Europa, dopo la Germania. Il settore produce introiti pari a 56 miliardi di dollari, che dovrebbero salire a 77 miliardi nel 2022.

Tra i centri termali in Italia, si nota che ben due si trovano ad Ischia: l'isola vulcanica campana (42 kmq), oltre a vantare un particolare connubio di terme e mare, gode di una eccezionale concentrazione di sorgenti termali (103) bacini idrotermali (29) e fumarole (67) da cui sgorgano acque per lo più iper-termali, che hanno molteplici utilizzazioni terapeutiche.
Negombo, Ischia
Paesaggista Ermanno Casasco (1988)

Adagiato sulla Baia di San Montano, sulla costa nord occidentale dell'isola di Ischia, e immerso nella vegetazione rigogliosa che si arrampica sulle balze del monte Vico, il parco idrotermale Negombo rappresenta uno speciale connubio di sorgenti termali, mare e giardini, in totale simbiosi con la natura. Qui l'impronta dell'intervento umano non altera il paesaggio naturale, ma si nasconde tra le essenze mediterranee e tropicali, gli scorci panoramici sul mare e le vasche incastonate 'a sorpresa' nella roccia della montagna.

L'esperienza termale, secondo gli intenti del paesaggista Ermanno Casasco e del curatore del parco, Marco Castagna, deve essere libera e quasi ludica: ognuno scopre il suo percorso ideale di benessere nella natura, senza regole terapeutiche, perdendosi tra i viali e gradoni di roccia che conducono alle piscine. Sei tra le piscine più grandi sono posizionate nella porzione pianeggiante del parco, mentre le altre sette sono sui terrazzamenti. In particolare, si contano tre piscine con acqua di mare (di cui la principale, di fronte alla spiaggia sabbiosa, sembra una naturale prosecuzione del mare all'interno del parco) e una decina di vasche con acqua termale, oltre a grotte scavate nel tufo e cadute d’acqua.

Le vasche sulle balze sono vere e proprie 'installazioni', ognuna con una sua funzione specifica e nome che attinge alla mitologia, nascoste tra la vegetazione, con forme e volumi diversi, studiati per integrarsi con la natura. Tra queste: 'Onphalos', grotta di tufo, un tempo utilizzata per pratiche agricole, con una vasca e un pozzo termale profondo e stretto, scavato nella roccia; "Templare', piscina rettangolare con acqua bassa e nove colonne squadrate in marmo nero, dotate di doccioni a cascata (funzionanti grazie ad uno stratagemma di ingegneria idraulica per cui l'acqua è spinta da un motore dentro degli imbuti fino allo sbocco, per poi ricadere per forza di gravità), 'Irrgang', labirinto giapponese, con doppio corridoio di muretti a secco, che imitano le locali parracine.

Anche se l'acqua che riempie le varie vasche sembra sgorgare dalla montagna, in realtà non scende, perché non ci sono fonti, ma è pompata verso l'alto, a partire da 9 metri sotto il livello della terra, dove sgorga a 80 gradi. Le acque del Negombo sono minera-li, ipertermali, salso alcaline e lievemente radioattive, grazie alla presenza di radon. Nel parco, dove crescono piante pregiate ed essenze profumate - come il vetiver, il lemon grass, la canfora e l'eucalipto-limone - si incontra anche l'arte contemporanea, con le opere di artisti come Arnaldo Pomodoro, Giuseppe Maraniello, Lucio del Pezzo, Laura Panno, Gianfranco Pardi collocate in vari punti del parco.
di Stefania Zappanico